Molti medici contestano il provvedimento di diniego dell’ENPAM in ordine alla presentazione della domanda per l’erogazione del bonus
Nonostante la stagione degli indennizzi a pioggia per i liberi professionisti, secondo le dichiarazioni del Presidente del Consiglio, possa dirsi chiusa, permangono delle code velenose e delle contestazioni circa i sussidi statali riferiti soprattutto al bonus di marzo. Vi sono ad esempio medici che contestano il provvedimento di diniego dell’ENPAM in ordine alla presentazione della domanda per l’erogazione del bonus di cui all’art. 44 del D. L. n. 18/2020 per superamento della soglia reddituale pari ad Euro 35.000 (o a 50.000) relativi al periodo d’imposta 2018.
Il fondo immobiliare che realizzerà le case "spoke" le affiderà ai medici interessati in affitto o in leasing
Il Consiglio di amministrazione dell’Enpam, con il via libera dei ministeri vigilanti, ha introdotto un tetto al contributo
Per il 2024 opzione donna potrà essere richiesta solo dalle dottoresse e dalle odontoiatre che assistono un familiare disabile, oppure abbiano un’invalidità civile almeno del 74% oppure concludano il rapporto di lavoro all’esito dei tavoli di confron
Chi è affetto da patologie gravi e validanti potrà beneficiare delle prestazioni di sostegno senza dover attendere l’esito della valutazione sulla propria condizione da parte della commissione Inps
Il fondo immobiliare che realizzerà le case "spoke" le affiderà ai medici interessati in affitto o in leasing
Il Consiglio di amministrazione dell’Enpam, con il via libera dei ministeri vigilanti, ha introdotto un tetto al contributo
Per il 2024 opzione donna potrà essere richiesta solo dalle dottoresse e dalle odontoiatre che assistono un familiare disabile, oppure abbiano un’invalidità civile almeno del 74% oppure concludano il rapporto di lavoro all’esito dei tavoli di confron
Il contributo che si versa è fiscalmente detraibile dalle imposte al 19% fino a circa 1.300 euro l’anno
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